La direttiva europea DAC7 è entrata in vigore anche in Italia il 26 marzo ed obbligherà i gestori di piattaforme informatiche con sede in Unione Europea e fuori dall’Unione a comunicare i dati sulle attività dei venditori presenti sulla piattaforma stessa, compresi quelli delle transazioni che vengono effettuate.
Ovviamente tra l’entrata in vigore e l’effettiva trasmissione dei dati passerà altro tempo perché (presumo) bisognerà stabilire dei protocolli informatici. Saranno interessati tutti i portali, per esempio i vari famosissimi Airbnb, booking, ma tutte le piattaforme che offrono i loro spazi a venditori degli Stati membri saranno obbligati all’identificazione del venditore e alla comunicazione dei dati fiscali alle agenzie degli Stati membri dell’UE. La prima scadenza è fissata a gennaio 2024.
I soggetti che corrono dei rischi in particolare sono quelli che non hanno presentato alcuna dichiarazione dei redditi, pur avendo dei proventi da attività fatte tramite piattaforme digitali. Allo stesso tempo la differenza tra dichiarazioni e ricavi ottenuti.
Per approfondire:
Gazzetta ufficiale – Focus sul settore extralberghiero di Sergio Lombardi – Sintesi della direttiva