A Piano di Sorrento c’è un susseguirsi di incontri, appuntamenti, chiacchierate e perché no, sussurri e qualche avvisaglia di tradimento. In una specie di House of Cards all’acqua di rose il paese si avvicina alle elezioni, che probabilmente si terranno a giugno.

Sì, avete capito benissimo, tra tre mesi si vota.

Ma chi sono i candidati? E soprattutto cosa vogliono fare per il paese? Di tutto questo si continua a non parlare, avvolto da un silenzio e una foschia, rendendo Piano di Sorrento il paese dei paradossi.

Iniziamo dal primo paradosso: il Sindaco Vincenzo Iaccarino. Fa interviste, annunci sui social, insomma si sbatte. Eppure fin ora nessuno dell’attuale maggioranza ha dichiarato pubblicamente il sostegno alla sua ricandidatura. Nemmeno uno dei consiglieri comunali, senza offesa per nessuno, di seconda linea. Figurarsi i ‘grandi elettori’. Tutto tace. Io se fossi al suo posto, qualche domanda me la farei

Il secondo paradosso sono i competitor, che ci siano diverse riunioni e più di un gruppo che si sta vedendo nel paese è il segreto di pulcinella, lo sanno tutti. Allora perché non uscire allo scoperto? Di cattivo governo ne abbiamo veramente tanto, le cose da dire sarebbero tantissime e oltre la parte critica occorre che che ci si candida al governo della città ci dica che città vuole costruire. Niente.

Il terzo è ultimo paradosso sono i cittadini. Ma sul serio ci sta bene questa situazione? Non vale la pena pretendere un dibattito pubblico sulla visione della città che vogliamo?

Meno male che non mi candido, perché veramente è desolante tutto questo e non lo merita una città con tante potenzialità come Piano di Sorrento.