Il dibattito nazionale è spesso incentrato sulla mole del debito pubblico dello Stato italiano, abbiamo familiarizzato col concetto di spread, masticato di sostenibilità del debito nel tempo. Diciamo che raramente si parla di contenimento e riduzione.
Ma vi siete mai chiesti se esistesse un debito anche nel Comune di Piano di Sorrento e se si a quanto ammonta?
- Anno 2018 10.004.549,05
- Anno 2019 11.992.834,55
- Anno 2020 13.652.081,24
Ebbene sì, avete letto bene, il debito del Comune di Piano di Sorrento ha sfondato quota 13 milioni di euro, se vi state facendo la domanda, non ha nulla a che vedere con l’emergenza Covid, sono mutui deliberati prima dell’emergenza.
Va detto che il Comune ha capacità di indebitamento sufficiente ed un bilancio solido che rendono questo debito sostenibile, i problemi che pongo sono due:
- Il debito aumenta di amministrazione in amministrazione segnando un metodo di governo a mio avviso errato.
- Il debito finanzia, per la maggior parte degli interventi spese improduttive (asfalti, marciapiedi e manutenzioni in generale) che spesso hanno una vita inferiore allo stesso debito oltre non generare reddito o valore aggiunto per la comunità. Ad esempio potrebbe aver senso fare debito per finanziare una nuova scuola o un bene che produce reddito come un parcheggio a rotazione.
Che fare? Intanto è opportuno prenderne coscienza, perché questo è un indice di pessimo governo a mio avviso, in seconda battuta credo che soprattutto la parte più giovane di popolazione e chi tiene ad essa deve battersi affinché la riduzione del debito diventi parte integrante dei programmi di tutti i candidati a Sindaco alle prossime elezioni di Piano di Sorrento.
Ottima riflessione, soprattutto in previsione delle prossime elezioni amministrative! Il Comune di Piano, così come la PA in generale, ha bisogno di persone preparate e competenti che vanno oltre le logiche di interesse e potere personale e pensano al bene della collettività! Il mio sogno per Piano è il nido pubblico (anche perché previsto dalla convenzione di Barcellona e da altri programmi italiani/europei)… E a seguire maggiori interventi green e sostegno all’economia circolare.
Ciao Annalisa! Grazie per il commento, penso potresti dare un contributo importante al paese (non scherzo) se ti va parliamone.:)
Per esempio abbiamo un nido realizzato a San liborio, che è inutilizzato.
Mi piacerebbe dare un contributo al paese, ma al momento non so proprio da dove/chi iniziare, nel mio piccolo sto cercando di sensibilizzare su fb attraverso la condivisione di temi/riflessioni a me cari.
Non sapevo del nido di San Liborio inutilizzato.
Se hai curiosità o temi che ti va di approfondire sentiti libera di scrivermi 🙂
Codesto problema è un bel punto di domanda ed in qualità di revisore del Comune sollevai tale questione nel 2003 all’allora Sindaco Luigi Iaccarino. Ma è opportuno fare un’ altra riflessione, a quanto ammonta la liquidità del Comune ed a quanto ammonta l’eventuale amticipazione di cassa. Se il Comune è in anticipazione strutturale e non frizionale allora bisogna eseguire delle terapie d’urto per evitare che fra due o tre anni si possa incorere in situazioni di pre dissesto.
Ciao luigi! Grazie per il commento.
Il Comune non è in anticipazione di cassa e la robusta chiusura del 2019 (con 8 mln euro di fondo cassa) mi fanno pensare che sia solido da questo punto di vista.