Per quanto possa essere stato complesso e problematico il 2018 ci lascia l’orgoglio di averlo superato ed essere ancora in piedi per lottare e sperare.

Il pensiero di quest’anno non può che essere rivolto ad Antonio Megalizzi, un ragazzo che come tanti ha inseguito la propria aspirazione professionale ed è stato ucciso da un estremista islamico a Strasburgo. Il 2019 sarà l’anno in cui il sogno europeo di Antonio, come di altri dovrà essere difeso.

L’altro pensiero va agli ultimi, questa società non fa altro che crearne di nuovi. Non sto parlando dell’Africa o dell’India, basta guardare il commesso del negozio sotto casa che guadagna 500 euro al mese. Vi auguro di indignarvi un po’ di più per una generazione che è povera pur lavorando.

Ed infine l’ottimismo: il semplice fatto di condividere delle giornate in salute e con i propri affetti ed amici è una cosa meravigliosa, assaporiamola senza dare sempre tutto per scontato.

Allora auguri, ci vediamo l’anno prossimo!