Se incrociamo il rapporto dell’Ocse sull’invecchiamento progressivo della popolazione e quello dello Svimez sull’abbandono  del mezzogiorno da parte dei giovani quello che ne esce fuori è uno scenario desolante e devastante. E’ tutto  così nero? Il professor Lepore, in un articolo che troverete alla fine del post ci aiuta a  dire di no.

Nonostante l’emorragia delle forze più giovani e qualificate il Pil  del sud  cresce nel periodo 2015-2017 più di quello del nord , arrivando  al 3,7%. , in particolar modo c’è un aumento, grazie anche a politiche pubbliche incentivanti, degli investimenti privati nel Mezzogiorno di Italia, nonostante le condizioni infrastrutturali e sociali non siano spesso le migliori.

Persino Piano di Sorrento, sconta un leggero, ma costante decremento della popolazione, dal 2013 al 2017 abbiamo perso circa 150 abitanti (fonte dup 2018).

Di fronte a questi dati dobbiamo interrogarci seriamente per sviluppare delle politiche che creino le condizioni ai giovani di restare e agli adulti di invecchiare in una Regione sana. Non ho una soluzione precisa, ma sono certo che bisogna partire da tre punti specifici:

  • Tempi di risposta chiari e rapidi da parte delle pubbliche amministrazioni per chi decide di investire nel nostro territorio
  • Una politica nazionale di incentivi a chi assume, soprattutto in zone disagiate (come è stato fatto nel demoniaco jobs act)
  • In particolar modo in penisola sorrentina bisogna intervenire sui redditi, che rapportati al costo della vita sono troppo bassi

Se ne avete altre di idee possiamo aggiungerle.

E i Comuni? Devono fornire orientamento in merito alle opportunità presenti sul territorio e fuori. Pensate che a Piano di Sorrento non c’è nemmeno l’ufficio informagiovani, figuratevi quello sui fondi europei.

Sud e ripresa di Amedeo Lepore