Di solito non intervengo mai in vicende di altri Comuni, nemmeno quando hanno del clamoroso o sono profondamente contrarie ai principi che ispirano la mia azione politica. Non lo faccio per un semplice garbo istituzionale, amministrando un Comune a fianco (anche se sempre all’opposizione), credo sia opportuno di occuparsi di ciò che ci compete e non quello che compete ad altri.

Il fatto stesso che mi trovo ad intervenire, spero ti faccia fare qualche domanda.

Già dichiarando, sempre su Metropolis, a pochi mesi delle elezioni di poter fare più liste per competere sui seggi anche dell’opposizione è poco elegante. In quell’occasione sono stato al mio posto tacendo.

Adesso, dopo aver vinto le elezioni con l’80% dei voti, arrivi a dichiarare di aver spostato gli equilibri interni alla tua maggioranza, su tal candidato. E’ un offesa nei confronti dei cittadini, trattati come mandria da indirizzare, pungolare verso i propri desideri, al fine di affermare un ‘controllo’ che poco ha a che vedere con la democrazia.

Un amministratore locale con la tua longevità e i tuoi risultati, inoppugnabili, non ne ha bisogno. Sono delle cadute di stile che allontanano le persone dall’esercizio democratico del voto e soprattutto della partecipazione alla vita amministrativa del paese dopo le elezioni. E’ un impoverimento del tessuto civile della società e da uomo che ama la sua città è una cosa che sicuramente non ti fa piacere.

L’invito che ti rivolgo, visto che ci conosciamo da parecchi anni è di non cedere il passo all’arroganza, al nervosismo e all’esagerazione, perché in fondo di questo stiamo parlando.

Anche i migliori sbagliano, voglio sperare sia solo uno scivolone di un amministratore locale che è da sempre un esempio in penisola sorrentina. Cerca di non diventare, come il professore de “la meglio gioventù” ,uno dei dinosauri di questo paese.

Con stima, altrimenti non sarei qui a scriverti.