Iniziamo col dire che il semplice fatto di essere oltre venti giorni in ritardo rispetto alla previsione normativa, in presenza di una diffida del prefetto ci fa capire che gli uffici vanno organizzati meglio. Tra le diverse cose ho fatto notare che l’ufficio Patrimonio è in capo al ragioniere del Comune, nella semitotalità degli altri comuni, invece è accorpato ad una delle aree tecniche, già questo può sgravare l’ufficio di una serie di adempimenti ed evitare che le approvazioni dei bilanci avvengano sempre di fretta e furia.

Iniziamo dalle spese in conto capitale, gli investimenti per intenderci, di fronte a circa 9 milioni di euro previsti se ne fanno poco più di cinquecentomila. Questo già da la misura di quanto è stato realizzato: poco.

Il fondo crediti di dubbia esigibilità, per capirci, rappresenta una quota di ‘soldini’ che il comune deve mettere da parte per sopperire ad una serie di entrate che pur messe a ruolo non si verificano. Tipo le multe emesse, ma non pagate da chi ha ricevuto la contravvenzione. Tale fondo , si avvicina al milione di euro e rappresenta un ‘ancora che frena lo sviluppo della città, insieme al fondo pluriennale vincolato ci danno la misura di quanto è importante non sbagliare la programmazione, bloccando risorse importanti per lo sviluppo della città.

Dal prospetto delle spese, divise per missioni si evince subito quanto appena detto rispetto la programmazione, sui sedici capitoli, ho eliminato quelli in cui la previsione era zero, soltanto uno rispetta la previsione al 100% ed un secondo si avvicina molto, il resto ha scostamenti consistenti. Insomma sono tutte sballate. Per capirci, il fatto che non siano state spese le risorse previste non è un bene, significa che molte delle cose programmate non sono state realizzate. Per capirci meglio, una delle due voci che centra gli obiettivi di spesa è il turismo, settore dove è possibile nel bene e nel male vedere qualche minima realizzazione, negli altri è il deserto dei tartari.

Prima di andare nel dettaglio, vi ricordo che in consiglio comunale ho fatto notare che un’Assessore ha tra le sue deleghe una capacità di spesa di circa 1.700.000 Euro. Questo ci da la misura del perché questa amministrazione durerà ancora a lungo.

Nella Missione uno, spicca il dato della gestione dei beni demaniali e del patrimonio, di fronte una previsione di 1.7 milioni di euro ne risultano impegnati solo 572,000. Discorso diverso nella missione due, inerente la giustizia, in cui la cifra, per il funzionamento del giudice di pace a Sorrento, risulta impegnata ma non spesa. Resta il mistero su come andrà a finire quest’anno, dato che dai giornali risulta che ci sia un accordo per pagare, mentre nel bilancio di previsione 2018 non c’è alcuno stanziamento.

Rispetto alla missione 3 notiamo un ammanco di 100.000 euro, rispetto alla previsione, immaginiamo insieme quante cose in termini di sicurezza, videosorveglianza, segnaletica e nuovi servizi sarebbe stato possibile fare.

Nella Missione 4 abbiamo un mancato impegno soprattutto nelle scuole di altro ordine, non universitario, 1,5 milioni la previsione 295mila euro gli impegni e nel diritto allo studio 368mila euro previsti e 19mila impegnati.

Nella missione 5 relativa alle attività culturali non sono stati impegnati circa 35.000 Euro, non molta roba, ma per chi si occupa di eventi sa bene quanto poteva essere realizzato. Abbiamo appreso nella discussione che sono dei risparmi effettuati rispetto alle previsioni, che ovviamente potevano essere impiegati, ma almeno verranno riportati nell’avanzo di amministrazione.

Rispetto le politiche giovanili e i soliti 4000 euro impegnati e spesi stendo un velo nero e pietoso. I soliti 4000 Euro che servono a fare i soliti corsi di lingue, ci danno l’idea dell’impegno e dell’importanza che questa amministrazione, come le precedenti, da ai giovani: nessuna.

Della missione 7, del turismo abbiamo già parlato, certo va detto che qui bisogna fare una scelta strategica, prendiamo un esempio facile, Vico Equense. Ha puntato tutto sull’enogastronomia e l’eccellenza delle materie prime e degli chef, intercettando questo tipo di turismo. A Piano non possiamo fare il mare, le pizze, la collina, l’agricoltura, i sentieri, lo sport diventa una grossa accozzaglia che non produce poi alcuna rendita di tipo turistico. Siccome in questo settore, dicevo in premessa, si vede la buona volontà, bisogna aggiungerci le scelte e una direzione chiara. Così potrebbe essere un successo, nonostante le poche risorse che vengono investite.

Missione 8, Edilizia residenziale, addirittura viene previsto una spesa di 1,3 milioni di euro che si sgonfia riducendosi a 63 mila euro. Cifra miserabile al confronto di quella di partenza. Discorso simile per urbanistica e assetto del territorio, un dimezzamento rispetto le previsioni.

Missione 9, l’ambiente.La tutela, valorizzazione e recupero ambientale subisce una quota dimagranze e finisce dai 550.000 Euro previsti in partenza a 250.000 . Il capitolo dei rifiuti merita un maggiore approfondimento, vista la cifra, che ormai raggiunge quasi i due milioni e mezzo di euro. La previsione di 2.7 milioni di euro è smentita dall’impegno di 2.497. Invece nel piano industriale della società avevamo una cifra ancora diversa 2.43. Se avessimo rispettato la previsione originale fatta dalla società si sarebbero risparmiati altri 50.000 Euro. Inoltre, l’ho già detto nel consiglio precedente e provvederò stavolta a farlo con un interrogazione, sul sito della società non sono disponibili i dati differenziata 2017, è opportuno capire come mai, ed è impossibile anche a livello di consuntivo senza quei dati capire come escono queste cifre.

Infine, è ancora presente il tema del paese di serie b, che non ci stanchiamo di denunciare, le zone alte pagano la stessa tassa del centro pur avendo un giorno in meno di servizio. In altri tempi i consiglieri comunali di trinità avrebbero fatto le barricate. Oggi nemmeno una parola. Eppure è il terzo anno ormai.

Nella missione 10 c’è un dato sconcertante, di fronte a circa 2 milioni e ottocentomila euro di infrastutture stradali ne risultano impegnati 830,000 La cifra che manca è il parcheggio a Via San Michele, che sta per diventare una sorta di unicorno introvabile.

La missione 11 che è relativa alla protezione ci vile ha numeri molto bassi, ma nemmeno su questi si riesce ad essere precisi, sui 18.000 previsti ci fermiamo a 12.000 effettivamente spesi.

La missione 12, relativa ai servizi sociali, ci da un dato interessante. Oltre i 576,00 euro che passiamo al Piano sociale di Zona, abbiamo altre voci che quasi raggiungono ulteriori 200.000 Euro. Ovviamente anche tra queste non abbiamo previsioni ed impegni azzeccati, spicca però un costo di programmazione e governo dei servizi sociali, di 50.000 Euro che si sommano ai costi di gestione del Piano sociale di zona, che rispetto agli impegni si avvicinano al 20% del totale della spesa, sicuramente una cifra molto alta che ci da la misura della poca efficienza.

Anche in questo bilancio, avere 0 su agricoltura e artigianato, ci fa capire quanto siano importanti e prioritari e trattandosi di consuntivo non si può dire ‘lo stiamo già facendo o lo faremo. O si è fatto o non si è fatto. In questo caso non si è fatto niente.

Infine si prevedeva di spendere nella differenziazione delle fonti energetiche circa 55.000 Euro, non è stato fatto. Il Comune è particolarmente indietro sia nel consumo elettrico che sul risparmio energetico, finalmente quest’anno è stata fatta una delibera di indirizzo che prevede alcune buone prassi da rispettare, ma è necessario uno sforzo maggiore per ridurre quello che è un costo molto importante. Si avvicina al mezzo milione di euro, capirete bene che se fosse un’azienza non si andrebbe molto lontano.

 

Sull’indebitamento del Comune ho fatto un pezzo a parte, se siete curiosi di sapere quanti debiti abbiamo cliccate qui

Al seguente link potete trovare la fonte da cui ‘ho dato i numeri’ . Se vi va è una lettura interessante relcons2017(1)