Intanto non è un messaggio di saluto, che poi alla fine porta pure un po’ sfiga. Conosco Carlo da quando avevo 17 anni, organizzai la presentazione di un giornale in biblioteca comunale e già l’aura di terrore circondava il funzionario. Constatare che fosse una persona a modo, di cultura e molto disponibile fu per me una grande sorpresa. Negli anni ho avuto modo di apprezzarne la saggezza e le doti di gran lavoratore. Insomma posso dire che Carlo per me è un mentore e un amico. Lo sarà ancora di più adesso, libero dai ruoli istituzionali e di ‘potere’.