Nei giorni che ci ricordano il 70° compleanno della costituzione e il massacro degli ebrei perpetrato dal regime nazifascista guardiamo con preoccupazione al ritorno di alcune forze che si ispirano ad un’epoca buia che è stata la vergogna per chiunque si dica italiano.

Il giornale La Repubblica ha avviato una campagna di monitoraggio che trovate al seguente link.

Nella mappa interattiva vengono registrate aggressioni fisiche a sfondo politico o razziale, che sono a mio avviso la più grave privazione della libertà degli individui.

Abbiamo pertanto ritenuto di dover rafforzare l’impianto normativo della legge Fiano e della Costituzione italiana con un ordine del giorno che richiede a chiunque voglia utilizzare spazi di proprietà comunale o suolo pubblico di dichiarare formalmente di aderire ai principi costituzionali dell’antifascismo e antirazzismo. Insomma una cosa piuttosto ovvia.

 

A tale richiesta ho letto la replica del leader locale di Casapound, che a quanto pare si è sentito chiamare in causa. Mi chiedo: qual ‘è il problema di sottoscrivere quella dichiarazione?

 

Infine, inutile dirlo che l’approvazione di questo ordine del giorno è fondamentale per il partito democratico e dovrebbe esserlo per tutte le forze politiche che si riconoscono nella Repubblica Italiana, siano esse di centro, destra o sinistra.

 

Per chi ha voglia di leggere questo il comunicato del PD:

Il pericolo silenzioso: l’indifferenza
In questi giorni abbiamo ricordato il 70º compleanno della nostra Costituzione, che ci riscatta dalla vergogna delle leggi razziali del 1938.
Sentiamo forte il dovere di ribadire i principi costituzionali, radice e fondamento di una democrazia vera, aperta, fondata sul rispetto e la coesione sociale. Ottant’anni fa gli avversari politici venivano eliminati fisicamente; oggi, in tempo di elezioni, assistiamo sempre più spesso ad attentati “mediatici”, si verificano (anche in Penisola Sorrentinaa) imbrattamenti ed affissioni illegali che puzzano di neofascismo, sentiamo di nuovo parlar di “razza bianca” ed altri assurdi concetti che tanto male hanno già provocato .
A chi, indifferente, pensa che i problemi siano ben altri dobbiamo rispondere no! Dobbiamo rispondere no!
Ancora oggi molti sono tentati di girarsi dall’altra parte, cedendo a chi alza la voce, offende, prevarica. Per questo ottant’anni fa non si poteva esprimere la propria opinione liberamente, e i cittadini non erano tutti uguali. È importante non dimenticare, è importante imparare dagli errori e non ripeterli. Ce lo ricorda il presidente Mattarella, nominando senatore a vita una sopravvissuta ad Auschwitz: “La memoria è un vaccino contro l’indifferenza“. Per questo abbiamo proposto al presidente del consiglio comunale un ordine del giorno: chiediamo che tutti coloro che fanno richiesta di contributi pubblici, o di utilizzare strutture pubbliche, sottoscrivano una dichiarazione di adesione ai principi costituzionali che condannano ogni forma di discriminazione, di razzismo e di fascismo.
Al di là della legge, che pure esiste e condanna questi atteggiamenti, la prima rivolta deve venire dalle nostre coscienze, finché è possibile, affinché sia sempre possibile!