Il titolo è ironico, ma la piaga delle macchinette mangiasoldi, presenti ormai in tutte le tabaccherie, bar oltre che nelle sale ad esse dedicate, viene certificato con un dato allucinante. Nel nostro Comune di circa 13.000 abitanti vengono giocati quasi 12 milioni di Euro, per l’esattezza 11.91.

Il Comune di Piano di Sorrento si è dotato di un regolamento che limita l’apertura delle sale giochi in determinati luoghi e riduce gli orari in cui possono stare aperte. Siccome è stato approvato su mia proposta, vale la pena dirvi che il regolamento non è fatto per vietare il gioco, che purtroppo è consentito dalla legge dello Stato, ma si limita a dare una visione negativa dello stesso e cerca di tutelare i soggetti più a rischio, in particolare gli studenti e gli anziani. Dal punto di vista morale, credo sia uno dei provvedimenti migliori approvati dall’amministrazione Ruggiero.

Attualmente il regolamento non è ancora stato applicato dal Comune poiché siamo in attesa di giudizio presso il Tar Campania, dato che una delle

società (la Romar srl) ha impugnato il regolamento.

Sebbene non sia al momento stata concessa alcuna sospensiva, gli uffici, su consiglio del legale dell’Ente comunale hanno deciso di sospenderne l’applicazione in via cautelativa.

Cosa si può fare adesso? Visto che la calendarizzazione dell’udienza la sta prendendo per le lunghe si potrebbe, con l’ausilio del legale dell’ente circoscrivere la parte più contestata del regolamento (immagino siano le distanze e le relative chiusure) ed applicare il resto. Uno sforzo importante che andrebbe nella direzione giusta: limitare quanto più possibile il gioco.

Al seguente link potete ricercare tutti gli altri Comuni italiani http://lab.gruppoespresso.it/finegil/2017/italia-delle-slot/