Credo che l’incontro di ieri sia andato molto bene. Ci sono parecchie cose da limare, ma il bello degli esperimenti sta proprio nel sbagliare insieme e provare a fare sempre meglio.
La presenza più importante è stata quella dei ragazzi, non me ne vogliano gli altri. Capire per quale motivo le generazioni prima della nostra sono molto lontane dalla politica era uno degli obiettivi dell’incontro. Mi è piaciuta la voglia di tutti di continuare il percorso provando però a fare degli incontri monotematici così da poter sviscerare meglio gli argomenti.
Ovviamente in una sera rispondere alle ‘macrodomande’ che ci siamo fatti nell’evento facebook non era possibile, ma il sasso nello stagno è servito a metterci in discussione e scoprire il fascino di cose ‘antiche’, come ascoltare l’altro. Abbiamo parlato di lavoro stagionale, agricoltura, politiche giovanili, di storie e percorsi personali. E ovviamente di sinistra e di errori.
Non ho ben chiaro dove ci porterà questo percorso e la conclusione di far scegliere ai diciottenni che hanno partecipato il prossimo tema è la chiave di lettura che voglio dare. Non mi interessa creare un comitato elettorale personale(per me o per altri) o fare degli iscritti per un partito o un’associazione, mi interessa provare a creare (e far parte) di una coscienza collettiva.
Credo importante però che si provi a circoscrivere la discussione in quell’area già frastagliata e complessa quale che è il centro sinistra, con le sue divisioni, ma soprattutto i suoi valori da riscoprire e declinare in modo contemporaneo. Dopodiché sarà anche possibile confrontarsi con altri.
Insomma, che dirvi, primavera non bussa, lei entra sicura. Saremo pronti?