Al termine della settimana scorsa è arrivato alla stampa questo comunicato del PD:
Il consiglio comunale a maggio ha approvato un atto di indirizzo in merito alla riqualificazione di Piazza della Repubblica.
In sintesi il documento recupera un progetto donato al Comune nel 2010 e stabilisce, oltre una serie di adempimenti tecnici di: “rappresentare carenza di interesse ad ogni diversa ipotesi, ivi compresa di project financing, già presentata o che dovesse essere proposta all’Ente”. In pratica si stabilisce che il progetto è il migliore di tutti gli altri, sia presenti che futuri.
Abbiamo riscontrato che, sia nella seduta di consiglio comunale del 2010 che alla mattina del consiglio comunale del 2017, non erano allegati gli elaborati tecnici del progetto, rendendo impossibile ai consiglieri comunali di sapere su cosa si stava deliberando nello specifico.
Abbiamo fatto rilevare inoltre che in passato su tale progetto erano state riscontrate una serie di irregolarità e difficoltà, pertanto chiedevamo al Sindaco e alla giunta più tempo per valutare il progetto, anche nel merito. Ci è stato risposto di no, motivando la decisione con l’urgenza di far presto.
Ad oggi sono passati già quattro mesi e non è stato fatto nessun passo in avanti per l’attuazione del progetto.
Unico atto approvato è una determina di incarico notarile, per perfezionare la donazione fatta nel 2010. La determina, fatta il 4 agosto non ha ancora trovato un suo compimento. Anzi, in una nota protocollata dall’Ing. Graziano Maresca, il responsabile del settore ha chiesto l’annullamento in autotutela della delibera 47 del 24/05/2017, in quanto la donazione accettata nel 2010 non è valida ai sensi dell’articolo 782 del codice civile.
Ricordiamo che nel programma elettorale è scritto, anche in grassetto, “progetto a costo zero per la collettività”. Al momento sono già stati impegnati 5000 euro per l’incarico notarile ed il progetto necessita di essere aggiornato come scritto nella delibera 47 “Aggiornare gli elaborati economici relativi al progetto preliminare/definitivo presente agli atti di Ufficio e approvato con D.C.C. n. 52/2010 nonché quelli tecnici secondo quanto previsto dal D.Lvo n. 50/2016 e successive modifiche ed integrazioni;”
Inoltre è noto che al fine della realizzazione di quel progetto sarebbe necessario approvare una variante al PRG, che per quell’area prevede un intervento di grado diverso, e che tale procedura risulterebbe complessa ed onerosa e con costo sicuramente diverso da zero.
Nel merito, il programma elettorale, pur richiamando la presenza del progetto donato, parla della realizzazione di un mercato come quello della Rambla di Barcellona e di moduli di parcheggio interrato. Guardando gli elaborati tecnici, buona parte della zona mercato risulta essere interrata, quando invece è noto a tutti che il mercato della Rambla è a raso.
Riteniamo con convinzione che continuare testardamente a battere su un progetto ampiamente obsoleto e fuorviante rispetto al patto fatto con gli elettori sia un errore grave. L’abbiamo detto chiaramente a maggio ed ora il tempo ci ha dato ragione.