Come nasce il centro polifunzionale a Piano?
Il centro nasce da un’idea dell’amministrazione Ruggiero, sposata e diretta dal Piano sociale di zona col contributo di tutti i Comuni della penisola sorrentina. Il centro è stato realizzato a Piano per la disponibilità infrastrutturale. Per chi non lo sapesse il centro è ubicato sotto all’istituto tecnico nautico “N.Bixio”.
Il centro è completo?
Il centro è perfettamente operativo, attrezzato e provvisto di collaudo. Al momento manca soltanto l’allacciamento delle utenze.
Che cos’era il finanziamento della gestione?
I soggetti che hanno partecipato alla prima progettazione relativa alla gestione, coordinati dal Piano sociale di zona, avrebbero utilizzato i 500.000 euro previsti per una serie di attività a favore dei giovani della penisola sorrentina. Il carattere innovativo del progetto era il coinvolgimento di soggetti associativi (coop, forum, scuole, associazioni ecc.) di tutta la penisola
sorrentina. Ovviamente i soggetti coinvolti si sarebbero divisi il finanziamento a seconda delle attività proposte.
L’attuale governo regionale poteva
fare qualcosa?
No, la programmazione di cui stiamo parlando era 2007-2013, il centro è stato completato nel 2015. Il finanziamento è decaduto insieme a tantissimi altri, difatti la Regione ha perso diversi milardi di euro in quella programmazione. Per la cronaca il governato era Stefano Caldoro, di Forza Italia.
Cosa ha fatto la Regione adesso?
L’attuale Governo regionale ha stabilito un apposita linea di finanziamento del programma “Benessere giovani” per aprire i centri polifunzionali realizzati, in assenza di gestione. Il Comune ha partecipato al bando ed ha vinto 80.000 Euro.
Si faranno le stesse attività previste?
Assolutamente no. A parte la differenza della cifra il programma “benessere giovani” era incentrato su formazione, stage ed attività culturali. Pertanto il progetto è stato redatto seguendo queste linee guida.
Chi ha partecipato al progetto?
E’ stata fatta una consultazione pubblica, convocata al Comune di Piano di Sorrento, invitando tutti i soggetti operanti sul territorio a partecipare. La promozione dell’incontro è stata data sul sito istituzionale, sui vari social media e tramite l’ufficio cultura alle associazioni iscritte nell’apposito albo del Comune.
Ogni soggetto che ha partecipato al primo esperimento di progettazione colletiva fatto a Piano di Sorrento ha proposto e scritto una parte del progetto, poi validata e corretta dal funzionario comunale.
Hanno partecipato soggetti esclusivamente carottesi?
Ha potuto partecipare alla progettazione qualunque soggetto. Infatti tra i vari partecipanti abbiamo un’associazione di Meta, una cooperativa di Vico, una compagna teatrale di S.Agnello (che opera a Piano di Sorrento da alcuni anni) e un’associazione di Sorrento. Quindi, pur in proporzioni diverse il criterio comprensoriale è stato già mantenuto. Quindi chi fa questa critica o sbaglia oppure è in malafede.
Quando aprirà il centro?
Non appena la Regione, tramite decreto conferirà il finanziamento al Comune. Da quel momento ci saranno corsi ed attività per due anni dall’inizio del progetto.
Alcune considerazioni finali
Mi dispiace molto che si sia perso un finanziamento di tale portata, che avrebbe sicuramente fatto bene a tutto il territorio. Detto questo, però chi ha lavorato a quella progettazione dovrebbe mostrare maggiore rispetto per quanto è stato fatto fin ora. Attivare un luogo della città è una notizia importante e bella. Luogo che può diventare un motore di nuove iniziative ed opportunità. Se la stessa energia utilizzata per criticare(una delle pochissime cose che hanno funzionato!) fosse messa al servizio forse Piano (e l’Italia) diventerebbero un posto migliore. Ovviamente non smetterò mai di ringraziare l’amministrazione, Carlo Pepe e Monia Cilento per la bellissima esperienza che abbiamo fatto insieme.